Castello di Cammarata
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La nostra passeggiata fa tappa nel cuore della Sicilia, nel suo magico entroterra e, precisamente, nel territorio che fa parte della Riserva naturale orientata Monte Cammarata, la vetta più alta dei Monti Sicani, di cui la cittadina omonima si trova alle pendici.
Una delle sue tante attrattive, per molti la più affascinante, è il Castello costruito nel XIII secolo. Adesso, però, addentriamoci nella sua storia. Il nome Cammarata è originario, probabilmente, dal greco bizantino Kàmara e significa “stanza a volta”; il primo documento in cui vene citato il suo territorio risale al 1141 ed è un atto di donazione della chiesa di Santa Maria, oggi distrutta, e di cinque casali al vescovo di Cefalù da parte della normanna Lucia di Cammarata. Ma chi era costei? Era una consanguinea del conte Ruggero che, nel 1087, concluse la conquista della Sicilia, espugnando Agrigento e i castelli del territorio.
Tra questi anche il protagonista del nostro racconto che venne ceduto proprio a Lucia che, nominata “Castelli Cameratae dominatrix”, governò amabilmente assieme al figlio Adamo. La Contea di Cammarata, seguendo le dominazioni che si avvicendarono in Sicilia, passò dai Normanni agli Svevi e con Federico II, anche se per breve tempo, divenne città demaniale. Passato il periodo di grande incertezza dovuto alla guerra del Vespro, nel 1397, divenne residenza di diverse famiglie aristocratiche tra cui, quella dei Vinciguerra d’Aragona, dei Moncada e dei Branciforte. Da non dimenticare è, certamente, l’assedio che, cominciato da un Moncada nel 1398 e protrattosi fino al 10 agosto del 1400, vide i cammaratesi, ormai sfiniti, arrendersi alle volontà del nemico.
Un periodo di grande agiatezza lo attraversò sotto gli Abatellis che, discendenti di mercanti, seppero sfruttare le risorse del territorio e, in primis, l’estrazione del salgemma. Una curiosità è che Federico Abatellis fu il fondatore del vicino paese di San Giovanni che, inizialmente chiamato San Giovanni di Cammarata, solo in seguito divenne San Giovanni Gemini. Alla fine del 1500 fu Ercole Branciforte a prendere possesso di Cammarata e, dopo di lui, il figlio Francesco. Con Gugliemo Raimondo Luigi Moncada Branciforte cominciò l’ultima dinastia feudale della cittadina che ebbe termine nel 1812 con Giovanni Luigi Moncada Principe di Paternò, quando in Sicilia venne abolito il feudalesimo.
Proprio in questo periodo sorse una controversia, per la proprietà del Castello, fra gli eredi e il Comune che si concluse con un compromesso che vide quest’ultimo diventare proprietario della torre, utilizzata come carcere mandamentale fino agli anni 70. A seguito di crolli, avvenuti in epoche diverse, dell’intera struttura sono rimasti alcuni muri perimetrali, una parte dell’antico edificio, oggi sede dell’Istituto religioso “Figlie di Maria Ausiliatrice”, e la torre che, oggi, essendo la parte meglio conservata, è divenuta il luogo “eletto” per mostre ed eventi di vario genere.
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Cammarata
Indirizzo: 92022 Cammarata AG
Provincia: Provincia di Agrigento
Territorio: Comune di Cammarata
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