
Taormina e la ceramica
Il legame tra Taormina e la ceramica ha origini antiche. Entrare in queste botteghe vuol dire trovare una tradizione che per vivere deve rinnovarsi ogni giorno.
Il legame tra Taormina e la ceramica ha origini antiche. Entrare in queste botteghe vuol dire trovare una tradizione che per vivere deve rinnovarsi ogni giorno.
I Castelli di Sicilia nascondono delle storie affascinanti e, in alcuni casi, abbastanza macabre. Molte di queste leggende sono poco conosciute e avvolte da un alone di mistero
Nel 2006 l’Isola Bella e Taormina sono state iscritte nella lista delle candidature a sito UNESCO, per avere il riconoscimento di sito Patrimonio dell’Umanità
Da ogni angolazione è possibile ammirare i suoi paesaggi mozzafiato, tra i quali non può ovviamente mancare il Castello.
In pochi sanno che un tempo Taormina era famosa per la bravura dei suoi intagliatori di marmo, capaci di trasformare la pietra in meravigliose opere d’arte.
La zona del Monte Tauro, dove sorge il Castello di Taormina coincideva, in epoca greco-romana, con la sede dell’antica acropoli, Tauromenium. Dopo la conquista della città, i musulmani ricostruirono il Castello così come lo vediamo oggi. È probabile che i musulmani abbiano utilizzato il fortezza per difendersi dall’assedio dei Normanni del 1079.
La collocazione del Castello di Taormina sull’altura di Monte Tauro fa supporre che, in epoche precedenti, questa fortezza, oltre a essere considerata uno strategico avamposto militare, fosse stata anche sede religiosa di Tauromenion. Nonostante non ci siano testimonianze certe, resta suggestiva l’idea che qui sorgesse l’acropoli di questa antica città.
La struttura del Castello di Taormina, ha una posizione privilegiata. A sud controlla la valle dell’Alcantara e la costa ionica meridionale, a nord la costa ionica settentrionale fino a Capo Sant’Alessio e la parte meridionale dello Stretto di Messina, fino al Capo Spartivento, in Calabria.
Ugo Falcando è il nome, presumibilmente fittizio, attribuito a un letterato medievale. Fu autore di una cronaca latina del Regno di Sicilia della seconda metà del secolo XII, pubblicata per la prima volta a Parigi nel 1550. Nei suoi scritti, separa l’abitato dal castello di Taormina, e con le parole “in ardua rupe positum”, fa riferimento alla fortezza posta sulla rupe a Nord del paese.
Il Castello di Taormina si presenta oggi come un recinto trapezoidale che ingloba una grande coorte al centro dove probabilmente stazionavano i soldati alloggiati in tende. Per arrivarvi bisognava venire a piedi o a dorso di mulo mentre, per gli approvvigionamenti, si contava sui buoni rapporti di vicinato con Castelmola.
Durante la Seconda guerra mondiale, sul Castello di Taormina, vennero piazzate alcune mitragliatrici antiaeree. Secondo alcune testimonianze, ad azionarle erano alcuni addetti della Milmart . Il raggio d’azione era molto modesto e facevano “più frastuono che danno”.
Il castello di Taormina era tra i più importanti della Sicilia perché in interrelazione con i castelli di Sant’Alessio, Calatabiano, Francavilla e Castelmola. I taorminesi lo chiamano castello saraceno, collocandone la costruzione in un periodo antecedente a quello medievale. Fu ricostruito nel 1300, non più come castello ma come fortezza: un recinto trapezoidale che ingloba una…
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Dal Castello di Taormina è possibile ammirare, da una visuale unica e privilegiata, una delle attrazioni principali del territorio: il Teatro Antico. L’edificazione del teatro inizia probabilmente ad opera dei Greci intorno al III sec. a.C., all’epoca di Gerone II. Per consentirne la costruzione, fu necessario asportare manualmente dalla montagna oltre 100.000 metri cubici di roccia. L’impianto fu…
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La devozione alla Madonna della Rocca – a due passi dal Castello di Taormina – è legata a una leggenda. Un pastorello della Mola, per ripararsi da un forte temporale, entrò con il suo gregge dentro una grotta. Qui, scorse il viso di una “bellissima signora” con in braccio un bambino. Impaurito, scappò lasciando lì…
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Il geografo arabo al-Idrīsī (1099 circa – 1164 circa), arrivò in Sicilia per invito di re Ruggero. Attese più anni a Palermo alla costruzione di un gran planisfero d’argento e alla redazione dell’opera geografica volta a illustrarlo. Parlò anche del castello di Taormina affermando che si trattasse di uno dei manieri più antichi e più famosi, così come Taormina…
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Tra le leggende che ruotano attorno a Taormina e al suo castello, una riguarda due principi palestinesi di nome Taurus e Mena. Sarebbero stati loro a fondare la Perla dello Ionio dandole il nome di Tauromena.
La città di Taormina ebbe origini nel IV secolo a. C. dopo l’abbandono della sottostante Naxos, la più antica colonia greca di Sicilia. Il suo sviluppo proseguì per tutta l’epoca ellenistica e romana, divenendo uno dei centri urbani più ricchi ed importanti dell’intera Sicilia.
Il castellano del Castello di Taormina era nominato dal provveditore dei castelli o direttamente dal sovrano. Stipendio e salario erano assai più modesti di quelli dei servientes. Le spese per il mantenimento in genere gravavano sui proventi fiscali del centro abitato in cui il castello era ubicato (e cioè Taormina) o dei centri abitati più…
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Guerriero sì ma…non troppo! Un inventario della seconda metà del 1200 e relativo molto probabilmente al Castello di Taormina, lo descrive quasi completamente disarmato: 14 pancere in cotta di maglia, 2 scudi vecchi e rotti, una dozzina di balestre quasi tutte rotte, ferri per prigionieri ma anche pentole, spiedi, un mulino da grano, botti vecchie,…
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Il Castello di Taormina è noto anche come Castello saraceno. In realtà, non si hanno notizie certe sul periodo in cui venne realizzato. A proposito dell’assedio contro i musulmani da parte del gran conte Ruggero, gli storici raccontano un episodio particolare di strategia militare. L’antica Tauromenium venne materialmente chiusa dai normanni con una cintura di…
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Durante il dominio di Federico II di Svevia, lo “Stupor Mundi”, l’abitato di Taormina fu affidato a un nobile castellano dalle riconosciute qualità intellettuali, politiche e militari di cui però non conosciamo il nome. E’ solo uno dei tanti misteri che aleggiano da secoli su questo splendido territorio.
La chiesetta della Madonna della Rocca o di S. Maria della Rocca, si trova sul ripido monte che sovrasta Taormina e sulla cui cima troviamo il Castello di Monte Tauro. Costruita intorno al 1640, mantenne la conformazione a grotta della roccia, conosciuta come “pietra di Taormina”. Questa è solo la storia moderna infatti, le origini…
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In età angioina, i due castelli di Taormina, l’inferius ed il superius, erano custoditi da un unico castellano dal modesto rango di scutifer, “scudiero”. I servientes (soldati per la guardia), vigilavano nel solo castello inferiore.
Il martirio di San Sebastiano di Antonio o Piero del Pollaiolo (ca. 1475), illustra perfettamente il funzionamento della balestra. A partire dal XIII secolo, anche in Sicilia e dunque anche al castrum inferius di Taormina, l’armamento dei castelli oltre che nelle armi personali dei servienti, consisteva appunto, in primo luogo, nell’utilizzo delle balestre.
Quanti sono i castelli di Taormina? Nel 1240 ne sembra attestato solo uno, amministrato direttamente dal sovrano e non sottoposto al “provveditore dei castelli”. Invece, in età angioina e in particolare in un documento del 1274, compaiono i due castelli di Taormina, l’inferius ed il superius, entrambi del regio demanio come la terra (o cittadina)…
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Di un “castello” a Taormina, probabilmente diverso dal centro abitato fortificato, si ha notizia certa solo a partire da età bizantina. Mentre Enna e Siracusa cadono in mano musulmana, Taormina conferma la sua importanza. La sua fortuna è destinata a finire nel 902 quando si arrende al dominio islamico. Secondo uno storico arabo il “castello”…
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Le vacanze più desiderate dell’estate 2021? In Sicilia. L’isola, si prepara ad accogliere in sicurezza turisti stranieri e italiani. Mare, montagna e città d’arte le mete preferite, in una parola: Taormina, la Perla dello Ionio ai piedi del Castello di Taormina. Terrazza naturale sul mare famosa in tutto il mondo, Taormina riesce sempre a essere attrattiva per migliaia di viaggiatori che non…
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Per Guy de Maupassant, Taormina era un “quadro nel quale si ritrova tutto ciò che sembra esistere sulla Terra per sedurre occhi, spirito ed immaginazione”. A proposito di immaginazione, si narra che, ancora oggi, il Castello di Monte Tauro sia produttore di prodigi e, in particolare, di un profumo che si sprigiona misteriosamente…
Da queste antiche mura, si può scorgere lo Stretto di Messina, la vallata del fiume Alcantara, le pendici dell’Etna e anche Catania. Il Castello Arabo-Normanno di Taormina, noto anche come Castello di Monte Tauro, si trova in una posizione mozzafiato. Ma la fortezza della “Perla dello Ionio” nasconde molte altre storie, leggende e piccole magie.