
Il Castello di Alcamo e i pirati
Furono tanti i violenti attacchi respinti e a cui resistette. Tra questi anche quello del famigerato pirata islamico: il corsaro Barbarossa
Furono tanti i violenti attacchi respinti e a cui resistette. Tra questi anche quello del famigerato pirata islamico: il corsaro Barbarossa
Considerando la moltitudine di percorsi da scegliere vi consigliamo un viaggio tra i Castelli di Sicilia. Vi suggeriamo sette destinazioni adatte e accessibili a tutti i viaggiatori, tra mare, spiagge ma anche montagne e colline
Ai piedi del Castello di Alcamo sopravvive una meravigliosa tradizione: l’Opera dei Pupi.
Attorno al castello, fatto erigere nel 1340, si costituì il primo consistente nucleo abitativo che oggi si presenta con un tessuto viario regolare, lungo l’asse del corso principale VI Aprile. Oltre al Castello dei Conti di Modica, ad Alcamo è possibile ammirare i ruderi di altre fortezze.
Nel 1996 con un finanziamento di 600 milioni del Ministero dei Beni Culturali, il castello di Alcamo fu consolidato e restaurato. Il Comune decise di allocarvi l’Enoteca Regionale istituita con legge del 2 agosto 2002 e assegnata ad Alcamo con legge n. 20 del 3 dicembre 2003.
Nel 1348 i fratelli Enrico I e Federico III Chiaramonte conquistano, a mano armata, Alcamo. Come annota il cronista Michele Piazza, in Sicilia era arrivata la peste nera che, in Europa, aveva fatto diminuire la popolazione del 30% alla fine del 1350. Probabilmente proprio in quest’anno il castello fu costruito (o completato se iniziato da…
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Con certezza archivistica possiamo dire che nel 1340 il Castello dei conti di Modica di Alcamo non esisteva perché, con Privilegio del 23 agosto 1340 , re Pietro d’Aragona concedeva al conte Raimondo Peralta, la terra di Alcamo e il castello del Bonifato mentre, non ci sono cenni del Castello di Alcamo.
L’edificio si presenta, storicamente, con la triplice funzione di fortezza, carcere e dimora. Restò comunque principalmente carcere fino al 1965, sempre circondato da alte mura di sicurezza, demolite il 6 giugno 1979.
Il Castello dei Conti di Modica aveva tre porte esterne. Una, a mezzogiorno, era la porta segreta chiamata “la falsa”, la seconda, a occidente chiamata “la piccola”, immetteva nella fortezza e nel cortile e infine, la terza, la più grande, la principale, a settentrione, introduceva nella scala a due rampe per accedere al piano nobile.
Il Cinquecento vede l’imperatore Carlo V arrivare in Sicilia e prendere possesso del suo reame (era re di Spagna, era imperatore, ma era anche re di Sicilia). Nel suo itinerario verso Palermo, si ferma ad Alcamo e le conferisce il titolo di “opulenta”. A ricordo di questo episodio, una lapide che si trova nella Chiesa…
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ll Castello dei Conti di Modica, si è dimostrato al passo coi tempi e con uno sguardo rivolto al futuro. E’ sede dell’Enoteca Regionale della Sicilia Occidentale, del Museo del Vino e delle Tradizioni e di una esposizione permanente dei Pupi Siciliani.
Nel sec. XVI, a causa di una profonda crisi, molti castelli persero gran parte della loro efficienza bellica. In particolare, quelli appartenenti alla piccola nobiltà, sparsi per la campagna, divennero semplici abitazioni. Tuttavia, essendo poco comodi a causa della loro ubicazione, in gran parte furono abbandonati e caddero in rovina. Altri, specialmente gli antichi castelli…
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Autore di uno dei più antichi componimenti in dialetto romanzo siciliano “Rosa fresca aulentissima”, viene definito il Poeta del contrasto. Cielo d’Alcamo, il cui nome deriverebbe proprio dalla cittadina di Alcamo, ha contribuito a traghettare il latino volgare verso l’Italiano. Di lui, scrive anche Dante Alighieri nel “De vulgari eloquentia”.
Il famoso Rollo della Chiesa arcivescovile di Monreale, redatto in arabo, greco e latino nel 1182, descrive minuziosamente l’immensa area della Sicilia occidentale. Per quanto riguarda la vasta zona di Alcamo, accenna, stranamente, solo al monte Bonifato e non alla cittadina.
L’origine del nome della città di Alcamo potrebbe derivare da “alquam”, terra fangosa, o “Marzil Alqamah”, casale di Alqamah, nome di derivazione araba.
Nel 1397 Enrico Ventimiglia, dichiarava di aver costruito il Castello di Bonifato. Il castello, quindi, risale al XIV secolo ed è errata la denominazione di torre saracena che si dava fino a poco tempo fa. Escludendo la torre, oggi rimangono solamente ruderi. Se lo paragoniamo ad altre fortezze dello stesso periodo, vediamo come sia piuttosto…
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Isolata e leggendaria, svetta sul monte Bonifato. È l’ultima torre del Castello dei Ventimiglia. L’ubicazione della torre rimasta, pensata come mastio del presidio militare, domina l’intero Golfo di Castellammare e parte dell’entroterra meridionale.
Le origini dei castelli sono spesse incerte. Il Castello di Calatubo non fa eccezione. La costruzione si fa risalire al X – XI secolo ma, è difficile stabilire con esattezza l’impianto originario. Per alcuni, risalirebbe al periodo bizantino, per altri a quello arabo.
Nel 1392 guidò la rivolta contro Enrico Ventimiglia. Di chi si tratta? Di un semplice arciprete. Infatti, sfiniti da cinque secoli di sottomissione, gli alcamesi decisero di insorgere contro i loro signori affidandosi a un insospettabile uomo di chiesa: Pietro De Laudes
Lamenti di prigionieri seviziati, rumori di pesanti catene, ombre inquietanti. Verità o suggestione? Di certo, ciascuna torre del Castello dei Conti di Modica, aveva uno scopo ben preciso. Nella “Maestra” (di forma quadrata), venivano rinchiusi i prigionieri per essere torturati, in quella circolare appariva lo stemma, la terza era territorio di sentinelle mentre la quarta,…
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Il viaggio di oggi fa tappa ad Alcamo (Tp), la “Città dei Castelli”. In questo territorio, ne troviamo addirittura tre: Il Castello dei Ventimiglia, il Castello dei De Ballis e il Castello dei Conti di Modica. Quest’ultimo, intatto dal punto di vista architettonico, si trova nel cuore del centro storico. Utilizzato come fortezza prima e…
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